25/11/2016 20:43:00
WINE ENTHUSIAST TOP 100 OF 2016La Lista dei 100 VINI TOP secondo Wine Enthusiast
17/11/2016 17:18:00
JAMES SUCKLINGS - THE TOP 100 ITALIAN WINES OF 2016La Lista dei 100 VINI TOP secondo JAMES SUCKLINGS
11/11/2016 10:00:00
TRADIZIONI: 11 Novembre San Martino- A San Martino ogni mosto diventa vino -
31/10/2016 23:24:00
AIS - VITAE - La guida Vini 2017Le Liste complete dei TASTEVIN e 4 VITI 2017
29/10/2016 18:49:00
Guida Oro I Vini di Veronelli 2017la lista completa dei 346 Super Tre Stelle 2017
24/10/2016 19:17:00
I TOP 100 2016 secondo JAMES SUCKLINGLa classifica dei 100 vini TOP 2016 per James Suckling
21/10/2016 18:07:00
GUIDE de l’ESPRESSO - I Vini d’Italia 2017 - I° PARTEClassifica dei 100 VINI DA BERE SUBITO
21/10/2016 17:54:00
GUIDE de l’ESPRESSO - I Vini d’Italia 2017 - III° PARTEClassifica dei 100 VINI DA CONSERVARE
21/10/2016 17:29:00
GUIDE de l’ESPRESSO - I Vini d’Italia 2017 - II° PARTEClassifica dei 100 VINI DA COMPRARE
10/10/2016 13:19:00
SLOW WINE 2017 - le CHIOCCIOLE di Slow Food per il vinoLa Guida “Storie di Vita, Vigne e Vini in Italia” - rivela le 193 cantine SLOW 2017.
€ 135,00
€ 125,00
IVA 22% esclusa
VAT 22% not included
- Vin Santo di Montepulciano DOC 2002 di Avignonesi -
La qualità si costruisce giorno per giorno, nel corso degli anni. È una dolce fatica, fatta di tante piccole vittorie e innumerevoli difficoltà. Ostacoli che rendono la sfida ancora più avvincente.
Non si può dire che il Vin Santo Avignonesi sia una cosa a parte, perché ogni Vin Santo è una cosa a parte. Si può invece dire che ogni vinsantaia ha il suo Vin Santo. E si può dire perfino che ogni caratello ha il suo Vin Santo. Diversi il colore, il quadro aromatico, la densità, la struttura, la tonalità di dolce, il nerbo acido. Ed ognuno di loro a suo modo, ma in maniera inconfondibile, ha il sapore della Toscana.
Il Vin Santo non è un mezzo per fare fatturato e soldi. Se sarà prodotto per questo scopo, quel Vin Santo non sarà mai grande. La qualità si trova in una dimensione diversa. Non importa quanto tempo occorra, quanta energia occorra, quanto denaro occorra. Quello che conta è la qualità, e basta. Più è difficile da raggiungere, più grande è la soddisfazione e, di regola, più grande è il risultato.
Ecco dunque le regole con cui viene prodotto il Vin Santo Avignonesi.
Non si possono produrre grandi vini, se non si parte da grandi uve. Produrre poco per ceppo e poco per ettaro, in vigneti ben realizzati, ben esposti, ben areati e ben coltivati, è regola sacrosanta. Vale per tutti i vini e soprattutto per il Vin Santo
Colore ambrato; al naso alterna una notevole ricchezza di sensazioni che vanno dall'uva passa alla frutta candita, dal tabacco ai cenni minerali. In bocca è denso ma equilibrato, grazie all'acidità che bilancia gli zuccheri residui e regala un finale lungo ed elegante.
Zona di produzione:
Az. Agr. La Selva, uve selezionate in vari vigneti.
Uvaggio:
Grechetto 40%, Malvasia Toscana 30%, Trebbiano 30%
Gli aromi varietali non sono riscontrabili nel Vin Santo finito. E' quindi difficile fare una classificazione delle varietà più adatte. In generale si può dire che devono essere privilegiate varietà che producano uve idonee all'appassimento, quindi ben mature, con buccia resistente e con grappoli spargoli. Da noi si usano principalmente due varietà a bacca bianca: la Malvasia Toscana ed un Greco, da noi detto con termine colorito "Pulce in culo", per un evidente puntino nero che presenta nella parte inferiore dell'acino. La nostra esperienza ci insegna che, anche in un vigneto ben coltivato, la percentuale dei grappoli adatti alla produzione del Vin Santo raramente supera il venti per cento.
Vinificazione:
Dopo la raccolta i grappoli vengono portati nell'appassitoio per essere distesi in unico strato e non troppo fitti sopra cannicci disposti su vari piani e sorretti da castelli di legno. L'appassimento dura sei mesi, durante i quali l'uva non viene mai toccata per nessun motivo. Unica variante alle tecniche antiche, sicuramente migliorativa, è al momento della pressatura, con l'utilizzo di presse pneumatiche, che sono andate a sostituire i vecchi torchi a vite. La quantità di mosto che si ottiene non supera mai il quindici per cento dell'uva fresca e contiene una percentuale di zucchero altissima (dal 55 al 60 per cento).
Maturazione:
Maturazione: in caratelli per 10 anni.
Dopo circa due mesi, al termine della naturale decantazione, il mosto viene messo nei caratelli, piccole botti generalmente di rovere di circa 50 litri. I caratelli non sono a perdere, come le barrique. Durano finché non evidenziano difetti di profumo e finché sono in grado di tenere. Questi vengono riempiti solo per nove decimi del loro volume, con due litri di madre e quarantatre di mosto.
La madre è una specie di sedimento scuro e denso che si trova, ben diviso dal Vin Santo, sul fondo dei caratelli, e che contiene famiglie di fermenti specializzate a vivere e a moltiplicarsi in un mezzo così ricco di zucchero.
I caratelli vanno chiusi subito dopo il riempimento. Poi non si tocca più, per dieci anni. Dieci anni di pazienza assolutamente necessaria.
Affinamento:
Affinamento in bottiglia: 6 mesi.
In fine arriva il giorno della loro apertura. Di solito nel mese di maggio, a fine luna calante, quando il mosto nuovo si è sufficientemente pulito. Un gran giorno che ci ripaga dell'attesa.
Dati Analitici:
15,00% vol.
Temperatura e modalità di servizio:
16'C
Caratteristiche organolettiche:
di colore ambrato, al naso alterna una notevole richezza di sensazioni che vanno dall'uva passa alla frutta candita, dal tabacco a cenni minerali; in bocca è denso, equilibrato, con l'acidità che bilancia gli zuccheri residui e regala un finale lungo ed elegante.
Abbinamenti:
Vino da meditazione. Si escludono abbinamenti a cibi. È consigliabile servirlo in piccole quantità, ma in grandi bicchieri.