Regione: Puglia;
Anno di Fondazione: 2004;
Proprietà: Gianfranco Fino;
Enologo: Gianfranco Fino e Dominique Delteil;
Totale bottiglie prodotte: 6.000;
Ettari totali vitati di proprietà: 1,2+2,3 in affito;

L’avventura inizia nel 2003 con la ricerca di un vigneto che doveva necessariamente avere caratteristiche di assoluta particolarità: vetustà, forma di allevamento rigorosamente ad alberello in terra rossa, buona fittezza di impianto, scarsa vigoria e clone a grappolo spargolo.
L’azienda nasce così nel gennaio del 2004, con l’acquisto di un piccolissimo vigneto di cinquant’anni della superficie di circa 1.20 Ha. Nel 2005 si ha una nuova piccola acquisizione di 1.30 Ha e, nel 2006, altri piccoli appezzamenti salvati allo snellimento. Oggi la superficie totale aziendale è pari a 7,05 ettari, oltre ad 1,00 ettaro di Negramaro, sempre ad alberello di oltre 40 anni, in agro di Manduria, a pochi metri dal mare da cui si produce “Jo”.

Obbiettivo dell’azienda è sin dall’inizio fare qualità estrema: nessun compromesso, potature corte, forti diradamenti dei grappoli, attenzione maniacale in vigna. Una passione profonda, vocata alla cura per ogni particolare, supportata dalla caparbietà, condivisa e appoggiata da Simona, compagna di vita e di avventure: Gianfranco Fino Viticoltore ha l’agonismo nel sangue.
La sua mission è la sfida continua per migliorare la vigna, l’azienda, il prodotto.
I risultati arrivano fin dalla prima uscita, al “Critical Wine Milano” del 2005 Gigi Brozzoni assaggia Es e lo seleziona per una degustazione d’autore. Questo vino dalla struttura imponente desta immediatamente attenzione, la critica si spacca tra amore e odio. Es ha onorato il suo nome:
Freud, il padre della psicanalisi, fu il primo ad identificarlo come passione sfrenata, una passione che non si piega a regole né compromessi. Es è l’espressione dell’istinto in vino.
Nel 2006 nasce Jo da “Jonio”, il mare che lambisce le meravigliose coste della nostra terra, ma anche da “Jonico” l’antico nome del Negramaro.
Questa la storia... Ma questo è anche il futuro.
L’azienda gareggia con se stessa per migliorarsi, ma sempre senza scendere a compromessi.
“Es” e “Jo”, pochissime bottiglie in verità, destinate esclusivamente alla ristorazione ed alle enoteche. Insomma una chicca ... Che vuole restare tale.
Gianfranco Fino