Regione: Trentino-Alto Adige;
Anno di Fondazione: 1930;
Proprietà: Cantina Santa Maddalena scarl;
Direttore: Klaus Sparer;
Enologo: Stephan Filippi;
Totale bottiglie prodotte: 950.000;
Ettari totali vitati di proprietà: 130

Il vino di città. Questa è Bolzano e il vino, un rosso, è il Santa Maddalena, che prende il nome da una borgata a ridosso della capitale altoatesina.
Due storiche cantine, profondamente radicate a Bolzano: nel 2001 la Cantina Gries (fondata nel 1908) e la Cantina Santa Maddalena (fondata nel 1930) si sono associate, costituendo così la più giovane Cantina Produttori dell'Alto Adige.
Nuova, ma forte di secolare esperienza. Due cantine riunite, per rilanciare con rinnovato vigore la sfida dei vini di Bolzano. Prodotti schietti quanto fascinosi, inconfondibili. Veri vini Alto Adige DOC.
Santa Maddalena era, ed è, da considerare il buon vino da tutti i giorni, quello della tradizione, da bere anche nei locali come aperitivo o energetico, fatto con uve popolari: la schiava, soprattutto, e una percentuale massima del 10% di lagrein che ha quasi interamente preso il posto del pinot nero come uva di supporto.
Bolzano è città vivace, ci sono mercati e incontri commerciali ed è punto di riferimento quotidiano per il vasto mondo contadino del circondario. Non è per niente difficile vedere i tavolini dei bar affollati alle dieci del mattino o alle cinque del pomeriggio da gente, anche giovani e signore, non solo contadini dal grembiule blu, con un calice di vino davanti. "Da noi bere un buon bicchiere anche fuori dai pasti non è un fatto strano o insolito", dice Stephan Filippi, enologo della Cantina Santa Maddalena, che da sola ha circa la metà dei terreni destinati a questo vino e di conseguenza fa quasi la metà dei 2 milioni di bottiglie complessivamente prodotte ogni anno. "I1 Santa Maddalena è il protagonista di questi sorsi fuori pasto, perché fresco, fruttato e leggero, piacevolissimo", continua Filippi. "Nota curiosa: alcuni anni fa abbiamo avuto una grave crisi del mercato locale quando aumentarono i controlli sul tasso alcolico degli automobilisti. Qui le strade che vanno verso le valli sono ben sorvegliate e molti, per non correre rischi, avevano cancellato dalle loro abitudini anche il calice pomeridiano, in compagnia degli amici, dopo il lavoro e prima di tornare alle loro borgate. Per fortuna, alla tradizione non si rinuncia. L'importante è la moderazione".
I loro vigneti sono conosciuti non solo per il loro paesaggio dolomitico.
Vite, Bolzano e Dolomiti. Nessuno può vantare simili peculiarità. I vigneti ritmano il paesaggio, per vendemmie memorabili. Proprio come l'habitat dove maturano le uve. L'uomo ha rispettato la natura, valorizzando sistemi agronomici, tutelando la biodiversità, la tradizione viticola sudtirolese, forte di saperi millenari.