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SLOW WINE 2017 - le CHIOCCIOLE di Slow Food per il vinoLa Guida “Storie di Vita, Vigne e Vini in Italia” - rivela le 193 cantine SLOW 2017.
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Vigna di Capestrano Trebbiano d'Abruzzo DOC 2012 di Valle Reale - Fermentazione Spontanea Non Filtrato
I premi speciali 2015 della guida vini del Gambero Rosso: Bianco dell’Anno: Trebbiano d’Abruzzo Vigne di Capestrano ’12 - Valle Reale
“Per il bianco ci siamo spostati più a sud: è l’Abruzzo a detenere la corona con un Trebbiano dai profumi nitidi di camomilla e zagara, che all’assaggio si è rivelato pieno e nervoso, già sfaccettato anche se ancora giovanissimo. E oltre ad essere strepitoso, è frutto di agricoltura biologica.”
Vigna di Capestrano è il primo vigneto nel quale nel 2007 Valle Reale ha portato a termine la prima fermentazione spontanea. Si tratta di una piccola parcella della vigna situata sotto il paese, in corrispondenza di un piccolo stagno, ricco di vegetazione e confinante con l'antica proprietà del convento dei frati francescani.
Furono proprio questi monaci infatti ad iniziare la produzione del trebbiano a fermentazione spontanea a partire dal 1400.
L'ambiente tutt'oggi incontaminato attraversato dalle acque limpide del Tirino, (il fiume più pulito d'Italia),conserva un patrimonio di lieviti irripetibile in grado di trasmettere al vino una personalità straordinaria.
Vigna di Capestrano, e un vino che fermenta in acciaio e rimane più di un anno a contatto con i suoi lieviti che non vengono selezionati; è un vino longevo da prediligere dopo un affinamento in bottiglia di diversi anni quando esprime una individualità inedita caratterizzata dal profumo di bastone di liquirizia e pietra focaia.
"SUGGERIMENTI:
Questo Vino è ottenuto con un processo di fermentazione spontanea naturale senza controllo termico ed è rimasto molti mesi a contatto con il proprio lievito originale. Lo abbiamo volutamente imbottigliato senza filtrarlo, proprio perché vogliamo che anche l'affinamento in bottiglia sia una naturale continuazione di ciò che è avvenuto nella nostra cantina.
Per questa ragione il vino può apparire o apparirà nel corso della sua evoluzione in bottiglia, leggermente velato. E' questo un segno della vita del vino che prosegue nella bottiglia. Con il passare del tempo, i lieviti depositano sul fondo ed il prodotto, con la propria puntualità, diventerà limpido per effetto della decantazione.
CONSERVAZIONE
Vigna di Capestrano si presta bene all'invecchiamento ed esprime il proprio carattere dopo 5 anni di affinamento in bottiglia. Vi suggerisco di conservare le bottiglie in un luogo asciutto, con pochi sbalzi termici e possibilmente, poco luminoso. Se ciò non fosse possibile lasciate le bottiglie chiuse nel loro cartone in posizione orizzontale.
SERVIZIO
Ponete delicatamente la bottiglia in posizione verticale, in modo che il lievito, adagiato sulla pancia si depositi lentamente sul fondo, quindi potete aprirla e raffreddarla delicatamente fino a raggiungere una temperatura vicina ai 16 gradi. Versate delicatamente il vino in modo da lasciare l'eventuale deposito sul fondo della bottiglia. Concedete a Vigna di Capestrano qualche momento nel bicchiere per ossigenarsi ed iniziare ad esprimersi."
LEONARDO PIZZOLO
Zona di produzione:
Località San Calisto Popoli PE;
Le uve provengono dal vigneto di Capestrano. Le peculiarità pedologiche di questo ambiente hanno contribuito in maniera determinante alle caratteristiche finali dell’uva. La componente sassosa densa, che compone il terreno di tutto il vigneto di Trebbiano, unita all’alto contenuto di calcare, conferisce al prodotto finito una mineralità che la vinificazione con lieviti indigeni esalta. L’escursione termica, che nasce dalla vicinanza del Gran Sasso, è enfatizzata dalla particolare posizione della vigna che va presto in ombra nel pomeriggio ed assicura il mantenimento dell’acidità delle uve. La costante ventilazione e la salubrità dell’ambiente assicurano il mantenimento di una sanità del frutto indispensabile per il corretto svolgimento della fermentazione da parte dei lieviti indigeni
Uvaggio:
Trebbiano 100%;
Si tratta di un vigneto allevato a Guyot, con una densità di circa 6700 ceppi per ettaro
Epoca di vendemmia:
La raccolta delle uve, manuale e in cassette, viene effettuata al raggiungimento del corretto quadro analitico delle uve, generalmente negli ultimi giorni del mese di settembre
Vinificazione:
Dopo la raccolta manuale, le uve vengono sottoposte ad una pigiadiraspatura molto soffice. Il mosto rimane a contatto con le bucce per qualche giorno per favorire la partenza della fermentazione spontanea da parte dei lieviti naturalmente presenti. Per tutta la fase macerativa e quella fermentativa, la temperatura viene monitorata ma non indotta per facilitare la naturale espressione dei lieviti indigeni
Maturazione:
Il vino rimane in acciaio ad affinare sui lieviti, per un anno
Dati Analitici:
12,5 % vol. Alc.
Caratteristiche organolettiche:
Il vino presenta un colore paglierino molto carico, con una evidente velatura che ne denota la non filtrazione. Al naso la mineralità, unita a sentori di frutta tropicale e agrumi è dominante. All’assaggio, la spiccata acidità esalta le note minerali, rendendolo piacevolmente bevibile. La finezza e l’eleganza completano la particolarità e l’unicità delle sue espressioni aromatiche. All’ottima bevibilità si aggiunge la conservabilità nel tempo, durante la quale si avrà un miglioramento di tutte le sue espressioni gustative
Abbinamenti:
Pollo tandoori
Disponibile da:
OTTOBRE 2014