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Vecchie Tonneaux Erbaluce di Caluso Monte Maletto DOCG 2018
L’uva viene raccolta, pigiata e rimane in pressa per una notte, segue la fermentazione in acciaio. Quando mancano 4 gradi Babo da svolgere, finisce la fermentazione in tonnaux esausti che hanno quindici anni di vita, dove rimane un anno senza ulteriori travasi ma con frequenti bâtonnages. L’ulteriore riposo di quattro mesi in bottiglia è fondamentale per una maggior stabilizzazione. Viene aggiunta solo solforosa e si utilizzano lieviti selezionati. La fermentazione malolattica in quest’annata notoriamente calda è partita, ma è stata bloccata per preservare la giusta acidità. 12,5 % Vol.
Il vino si presenta con tonalità calde che ricordano l’oro antico, attraversato in controluce da lampi paglierino, è dotato di una buona consistenza, mostra archetti fitti e regolari. L’approccio olfattivo è da subito intenso, la sottile linea di confine tra la mineralità protagonista ed un comparto floreale in crescendo stuzzicano il naso, lo risvegliano. Il calcare e una leggerissima nota di smalto fanno da apripista a sentori ben più dolci di agrume candito e cera d’api. Il tiglio, la camomilla, erbe aromatiche quali maggiorana e menta, sentori che si amplificano fortemente con l’aumento della temperatura e la giusta ossigenazione. Un naso autorevole dotato di complessità, evolve nel bicchiere anche a una buona mezz’ora dalla mescita, momento in cui rivela note di mandorla e yogurt. Il palato è incentrato fondamentalmente su due elementi convergenti, la grande sapidità del sorso e la coerenza dell’agrume. Quest’ultimo è in grado di implementare notevolmente la freschezza del vino che risulta scorrevole, succoso, riempie il palato per poi liberarlo agevolmente sul finale, lungo e appagante con una vena ammandorlata.
Zona di produzione:
Piemonte - Caluso
Uvaggio:
Erbaluce 100%
Epoca di vendemmia:
L’uva viene raccolta, pigiata e rimane in pressa per una notte, segue la fermentazione in acciaio. Quando mancano 4 gradi Babo da svolgere, finisce la fermentazione in tonnaux esausti che hanno quindici anni di vita, dove rimane un anno senza ulteriori travasi ma con frequenti bâtonnages.
Vinificazione:
L’ulteriore riposo di quattro mesi in bottiglia è fondamentale per una maggior stabilizzazione. Viene aggiunta solo solforosa e si utilizzano lieviti selezionati. La fermentazione malolattica in quest’annata notoriamente calda è partita, ma è stata bloccata per preservare la giusta acidità. 12,5 % Vol.
Caratteristiche organolettiche:
Il vino si presenta con tonalità calde che ricordano l’oro antico, attraversato in controluce da lampi paglierino, è dotato di una buona consistenza, mostra archetti fitti e regolari. L’approccio olfattivo è da subito intenso, la sottile linea di confine tra la mineralità protagonista ed un comparto floreale in crescendo stuzzicano il naso, lo risvegliano. Il calcare e una leggerissima nota di smalto fanno da apripista a sentori ben più dolci di agrume candito e cera d’api. Il tiglio, la camomilla, erbe aromatiche quali maggiorana e menta, sentori che si amplificano fortemente con l’aumento della temperatura e la giusta ossigenazione. Un naso autorevole dotato di complessità, evolve nel bicchiere anche a una buona mezz’ora dalla mescita, momento in cui rivela note di mandorla e yogurt. Il palato è incentrato fondamentalmente su due elementi convergenti, la grande sapidità del sorso e la coerenza dell’agrume. Quest’ultimo è in grado di implementare notevolmente la freschezza del vino che risulta scorrevole, succoso, riempie il palato per poi liberarlo agevolmente sul finale, lungo e appagante con una vena ammandorlata.