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SLOW WINE 2017 - le CHIOCCIOLE di Slow Food per il vinoLa Guida “Storie di Vita, Vigne e Vini in Italia” - rivela le 193 cantine SLOW 2017.
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- Satrico Lazio IGT 2013 di Casale del Giglio -
Si può seguire la storia della antica città di “Satricum” fin dal XIV secolo a.C., all’età del Bronzo medio e recente. Le tracce di capanne più antiche risalgono al IX secolo a.C. ed erano organizzate in villaggio con un luogo di culto al centro, situate sull’altura presso il fiume Astura che più tardi doveva diventare l’acropoli della città, dove si trova l’attuale borgo Le Ferriere.
Satricum, per la sua particolare posizione rappresentava un punto cruciale di nodi stradali, crocevia tra l’Etruria e l’Italia meridionale colonizzata dai Greci, godendo anche di tutti i vantaggi derivanti dal fiorente commercio marittimo attraverso il fiume Astura che era navigabile fino al mare. Questo costituiva dopo il Tevere e l’Aniene la terza via fluviale del Lazio primitivo. L’alto grado culturale di Satricum soprattutto nel campo dell’architettura dei templi, fra cui il più famoso era quello dedicato alla antica divinità italica “Mater Matuta” (dea dell’aurora), tradisce sia l’influenza etrusca che greca. I primi abitanti di Satricum furono i Latini. Nel 600 a.C. la città passò sotto il dominio etrusco.
Successivamente nel 448 a.C. venne conquistata dai Volsci, popolo proveniente dalla valle del Liri. Nel 346 a.C. Satricum fu espugnata dai Romani.
Le distruzioni delle guerre che si erano succedute non lambirono il tempio di “Mater Matuta” che rimase un venerato luogo di culto dell’Italia Centrale.
L’importanza dell’antica città di Satricum va dunque considerata come risultato di processi storici caratterizzati da confluenze di culture diverse.
Lo vedi lì nel calice che ti attende cristallino, con il suo colore paglia e fieno vivace ed i suoi freschi profumi vegetal-floreali di sambuco, di fiori di acacia, di foglia di pomodoro e di frutta a polpa bianca.
Lo gusti e vi trovi piena corrispondenza gusto/olfattiva, ne apprezzi la sorprendente morbida struttura, sostenuta da nerbo acido e da pronunciata sapidità; il finale gradevolmente ammandorlato, la piena finezza.
Un vino di facile beva, per niente scontato anzi di buona complessità, da bersi giovane, anche tutti i giorni visto il prezzo, anche a tutto pasto.
Zona di produzione:
Provincia di Latina
Uvaggio:
CHARDONNAY, SAUVIGNON e TREBBIANO GIALLO un terzo ciascuno circa (percentuali indicative, variabili in funzione dell’annata).
Vinificazione:
Assemblaggio in parti uguali circa di Chardonnay, Sauvignon e Trebbiano Giallo.
Le uve vengono raccolte ad iniziale stato di maturazione in modo da mantenere inalterati freschezza ed aromi. Dopo attenta selezione, le uve sono vinificate con spremitura soffice, separando il mosto fiore dalle parti solide. La fermentazione é a temperatura controllata, lenta ma continua, e si protrae per circa 15 giorni.
Maturazione:
Dopo normali travasi, il nuovo vino completa il suo processo di maturazione in serbatoi
Affinamento:
a cui segue un affinamento in bottiglia
Dati Analitici:
13%
Temperatura e modalità di servizio:
Temperatura di servizio consigliata: 10° C
Abbinamenti:
Antipasti di pesce, Pesce fritto, Pasta e risotto con pesce e crostacei, Pesce saltato