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APPIUS Bianco di Hans Terzer 2011 St. Michael-Eppan - Un vino strepitoso completamente nuovo.
Per la seconda volta Hans Terzer realizza l'idea di produrre il vino dei suoi sogni: uve
eccellenti che rispecchiano al meglio l'annata. Nell'APPIUS 2011 il protagonista
principale è una delle varietà d'uva più importanti della Cantina San Michele-Appiano: il
Sauvignon; accompagnato dallo Chardonnay e dal Pinot Grigio.
La bassa resa, le uve completamente mature provenienti da viti di 25-35 anni, il lavoro
meticoloso nei vigneti e in cantina sono gli ingredienti che caratterizzano questa
straordinaria cuvée.
APPIUS 2011 entusiasma per la forza e l'eleganza abbinate alla complessità della frutta
matura ed a una mineralità dal tatto cremoso. Questa invitante cuvée porta la firma di
Hans Terzer e promette assaggi fantastici anche dopo tanti anni.
È APPIUS il nome promettente, il significato è strettamente radicato nella sua terra d’origine. Perché Appius è la radice storica e romana del nome Appiano. Questa regione vinicola altoatesina risalente ai tempi dei Romani è nota oggi come zona di produzione di vini bianchi eccellenti. I profondi terreni calcarei-ghiaiosi e morenici conferiscono ai vini una mineralità inconfondibile e un aroma complesso. Ed è proprio questo che Hans Terzer vorrebbe trasmettere con le uve selezionate personalmente e maturate su ceppi di 25-35 anni: “Vogliamo ricavare il meglio dalle nostre aree di produzione per poter competere alla pari con le zone di produzione vinicola più rinomate al mondo”.
APPIUS è la prima cuvée che non solo porta la firma di Hans Terzer, ma che è persino autografata da Hans Terzer. È il suo “vino da sogno personale” e perciò non vuole legarlo a delle regole precise. Il vino dovrà essere una sorpresa ogni anno e la proporzione delle singole varietà di uve utilizzate potrebbe variare a seconda dell’annata.
Conformemente al suo carattere si è posto degli obiettivi alti e ogni anno ricreererà la composizione dell’APPIUS. “Ci sono anni con maggiore aroma e frutta, ci sono annate caratterizzate da più acidità e mineralità oppure anche annate più complesse. Tutto questo dipende da tanti fattori esterni, e proprio questi dovranno essere percepibili e assaporabili nell’APPIUS”. Solo in questo modo Hans Terzer potrà essere certo che ogni annata sarà interpretata nel migliore dei modi e la stilistica unica pienamente valorizzata. “L’APPIUS potrebbe essere un giorno anche una cuvée di vini rossi”, dice promettente.
Dal 1977 Hans Terzer è responsabile della produzione dei vini della Cantina produttori San Michele-Appiano, che in pochi anni ha portato in cima al mondo dei vini italiano e internazionale. “L’idea dell’APPIUS me la porto dentro da tanto tempo, dovevo solo attendere il momento giusto” sottolinea Hans Terzer. Durante le sue visite regolari nei vigneti già tanti anni fa notò che tra questi c’erano delle singole viti con pochi grappoli che però fornivano delle uve eccellenti. “Volevo raccogliere a parte proprio l’uva di queste viti, affinarla e produrne un vino completamente nuovo e strepitoso. Un vino come nessun altro prima nella cantina di San Michele-Appiano”.
APPIUS diventa una “wine collection”
Un prodotto così pregiato necessita senza dubbio di un contenitore raffinato. Il design moderno e minimalista della bottiglia corrisponde alla filosofia di San Michele-Appiano. Il simbolo sull’etichetta ricorda il tralcio di una vite, che bensì si sviluppi regolarmente, resta comunque unico. La forma della bottiglia è elegante e pregiata, il vetro scuro invece esplica che la sostanza è sempre invisibile all’occhio e che dovremmo farci guidare solo dai sensi.
Ogni anno non solo viene reinterpretato il contenuto delle bottiglie, ma cambia anche il design della bottiglia. Lo scopo è di concepire una wine collection in grado di entusiasmare ogni anno gli appassionati di vino di tutto il mondo. L’edizione dell’APPIUS è limitata, ognuna delle 4000 bottiglie è numerata e chi vuole arricchire la sua collezione di vini deve affrettarsi per assicurarsi una delle tanto ambite bottiglie di APPIUS. Ne varrà sicuramente la pena, perché si dice che avrà un potenziale di invecchiamento di almeno dieci anni e oltre. “Lasciatevi sorprendere”.
Zona di produzione:
È APPIUS il nome promettente, il significato è strettamente radicato nella sua terra d’origine. Perché Appius è la radice storica e romana del nome Appiano. Questa regione vinicola altoatesina risalente ai tempi dei Romani è nota oggi come zona di produzione di vini bianchi eccellenti. I profondi terreni calcarei-ghiaiosi e morenici conferiscono ai vini una mineralità inconfondibile e un aroma complesso. Ed è proprio questo che Hans Terzer vorrebbe trasmettere con le uve selezionate personalmente e maturate su ceppi di 25-35 anni: “Vogliamo ricavare il meglio dalle nostre aree di produzione per poter competere alla pari con le zone di produzione vinicola più rinomate al mondo”.
Località: vitigni selezionati ad Appiano
Esposizione: sudest/sudovest
Terreni: calcareo-ghiaiosi e morenici
Forma di allevamento: guyot
Uvaggio:
Varietà: Sauvignon, Chardonnay, Pinot Grigio
Età: 25 a 35 anni
Epoca di vendemmia:
da metà a fine settembre
Vinificazione:
fermentazione, malolattica e affinamento sui lieviti in barrique. L'assemblaggio avviene
dopo quasi un anno cui fa seguito un'ulteriore maturazione e affinamento di 3 anni in tini
d'acciaio
Dati Analitici:
Resa: 35 hl/ha
Contenuto alcolico: 14 %
Residuo zuccherino: 3,5 gr/l
Acidità: 5.30 gr/l
Invecchiamento:
10 anni e oltre
Temperatura e modalità di servizio:
8-10°
Caratteristiche organolettiche:
colore giallo paglierino con riflessi verdognoli
aromi consistenti di frutti tropicali, frutta matura e vaniglia tostata
cremoso, morbido, fresco, minerale, concentrato e complesso
Abbinamenti:
Appius 2011 e` ottimo per accompagnare piatti di pesce decisi a base di rombo o coda di rospo, ma si abbina benissimo anche al risotto ai funghi o alle specialità` al tartufo. Inoltre, l’Appius si sposa perfettamente con piatti gustosi che vedono protagonisti la quaglia e il piccione, e altresì` con le animelle di vitello fritte ai funghi.