Regione: Marche;
Anno di Fondazione: 1949;
Proprietà: famiglia Sparaco Giannotti;
Enologo: Dino Porfiri;
Totale bottiglie prodotte: 3.000.000;
Ettari totali vitati di proprietà: 280

La storia della Fazi Battaglia inizia a Cupramontana ( Ancona), nel lontano 1949. Dopo mezzo secolo, le 60.000 bottiglie annue della produzione iniziale di vino Verdicchio sono divebtate ben 3 milioni. I numeri di un successo sempre in crescita. Grazie al suo carattere unico ed alla sua inconfondibile bottiglia - l'originale anfora di ispirazione etrusca, creata nel 1954 dall' architetto Antonio Maiocchi - il Verdicchio è diventato sinonimo internazionale di Fazi Battaglia. Perché hanno avuto il coraggio e la lungimiranza di introdure nel mondo del vino concetti come immagine aziendale e packaging, quando questi erano praticamente sconosciuti.
Attualmente l'azienda agraria della Fazi Battaglia si compone di circa 300 ettari tutti ubicati nella zona "Classica" del Verdicchio dei Castelli di Jesi.
La conduzione diretta unita alla passione di 4 generazioni ed alle tecniche agricole più moderne ed accurate e, soprattutto, dei tecnici esperti ed efficienti come l'enologo Dino Porfiri e l'agronomo Mirco Pompili consentono alla Fazi Battaglia di ottenere uve eccezionali e di presentare ai consumatori una gamma di prodotti sempre più ampia e di grande qualità.

Dall'inizio degli anni '90, con l'arrivo in azienda di Maria Luisa Sparaco, affiancata dai suoi figli e dall'aiuto della consulenza del noto enologo Franco Bernabei, l'azienda sta vivendo una nuova spinta innovativa che ha portato profonde trasformazioni e miglioramenti eccezionali nel livello qualitativo, con una spinta alla diversificazione della gamma (al Verdicchio ed al Sangiovese si affianca con risultati sempre più sorprendenti anche il Rosso Conero), e la creazione di selezioni e Riserve di grande livello qualitativo.
Attualmente, questi vigneti si estendono su 12 fondi per un totale di 300 ettari, ubicati nei teritori di Castelplanio, Cupramontana, Maiolati Spontini, Mergo, Moie, Montecarotto e San Marcello, tutti noti per la loro spiccata vocazione vitivinicola.