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JAMES SUCKLINGS - THE TOP 100 ITALIAN WINES OF 2016La Lista dei 100 VINI TOP secondo JAMES SUCKLINGS
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24/10/2016 19:17:00
I TOP 100 2016 secondo JAMES SUCKLINGLa classifica dei 100 vini TOP 2016 per James Suckling
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GUIDE de l’ESPRESSO - I Vini d’Italia 2017 - I° PARTEClassifica dei 100 VINI DA BERE SUBITO
21/10/2016 17:54:00
GUIDE de l’ESPRESSO - I Vini d’Italia 2017 - III° PARTEClassifica dei 100 VINI DA CONSERVARE
21/10/2016 17:29:00
GUIDE de l’ESPRESSO - I Vini d’Italia 2017 - II° PARTEClassifica dei 100 VINI DA COMPRARE
10/10/2016 13:19:00
SLOW WINE 2017 - le CHIOCCIOLE di Slow Food per il vinoLa Guida “Storie di Vita, Vigne e Vini in Italia” - rivela le 193 cantine SLOW 2017.
€ 20,56
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Il Cofanetto è disponibile nelle seguenti edizioni (indicare nelle note in fase di acquisto una eventuale scelta):
- Edizione Italiana;
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"Le Nez du Vin" - Uno strumento enologico di valore
6 dei principali aromi presenti nel vino. Scopriteli, memorizzateli, per poterli identificare nei vini. Primo passo della padronanza della degustazione. Continuate, progredire è semplice!
"Il Naso del Vino" di Jean Lenoir è una collezione degli aromi/difetti più caratteristici che si possono rilevare nei vini. Saperli riconoscere permette una perfetta degustazione e di apprezzare pienamente il vino, di giudicarlo nel dettaglio e di comunicare le Sue sensazioni: un complemento ed un piacere al quale tutti possono attingere con "Le Nez du Vin" di Jean Lenoir.
Il percorso dell’iniziazione - individuare e memorizzare Annusando con attenzione, uno ad uno, gli Aromi/difetti di questa collezione si educa il proprio olfatto accumulando punti di riferimento olfattivi. "Le Nez du Vin" si usa come un dizionario dal quale imparare gli odori del vino ed i suoi aromi. Ci si potrà aiutare con le schede che indicano, per ogni aroma/fifetto, la famiglia di appartenenza, le sue caratteristiche odorose ed il testimone olfattivo che è servito di base per il campione.
I 6 Aromi / Profumi / Essenze presenti:
- 2 Pompelmo - Originario della Malesia, il pompelmo è il Citrus paradisi più grosso. Sotto questo nome consumiamo i grapefruits o pomelos, ibridi del vero pompelmo e dell'arancio. Molto succosi, poco amari, questi frutti rinfrescanti sono adatti per essere serviti all'inizio di un pranzo.
L'aroma caratteristico del pompelmo à dovuto al nootkatone, una molecola presente sia nell'olio essenziale estratto dallo strato giallo della scorza (flavedo) sia nel succo.
Ciononostante, un profumo di pompelmo comporta sempre una leggera traccia di zolfo, più evidente grattando lo strato bianco sotto la buccia (albedo). II pompelmo è raramente citato dagli assaggiatori eppure, è facilmente individuabile in eccellenti vini bianchi freschi e nervosi. In Francia lo si ritrova soprattutto nei grandi liquorosi e relativamente spesso nei riesling. E' la firma dei sauvignon nei Sancerre e Pouilly Fumé ed in California e Nuova Zelanda;
- 10 Pera - Originario delle foreste dell'Europa, il pero, Pirus communis, era coltivato fin dall'Antichità: Plinio
ne enumerava 38 varietà, oggi se ne contano circa 1.500, a polpa bianca, fine, fondente, succosa, zuccherina, tutte squisite, da divorare per dissetarci. L'aroma di pera è un bellissimo aroma, dolce e squisito, sempre discreto e non particolarmente specifico di un territorio.
L'omega-pentadecalattone è un composto caratteristico della pera Williams. Gli esteri quali l'acetato di esile e di eptile contribuiscono alla nota fruttata della pera tanto nei vini bianchi che nel frutto stesso. L'aroma di pera si sposa meravigliosamente bene con la vaniglia. Questa associazione, rotonda e delicata, si abbina con brio alle tonalità di albicocca di alcuni grandi vini bianchi liquorosi, in particolare con quelli della Valle della Loira.
Si rileva regolarmente l'aroma di pera in alcune cuvées derivate dallo Chardonnay in Borgogna e sui più rimarchevoli Champagne Blancs de Blancs. All'estero, sigla i più notevoli Chardonnay.;
- 13 Lampone - La pianta del lampone, Rubus idaeus, è un rovo migliorato dalla coltivazione. Sono soprattutto l'alfa-ionone (dalla nota di violetta) e il beta-ionone (dalla nota più fruttata, di lampone) che si esprimono nei vini. L'aroma di lampone è famigliare, pertanto è facilmente riscontrabile ed identificabile. E' frequente nei vini rossi nati da diversi vitigni, si equilibra in maniera meravigliosa con il ribes nero (cassis). E' naturalmente presente nella maggior parte nei vini rossi giovani e lo si ritrova nei vini da invecchiamento, nella suo espressione più pura. Spesso ritenuto caratterizzante del pinot nero in Borgogna, questa sfumatura è quanto mai gradevole e sottile ed è tipica di un cru cui sono particolarmente affezionato: l'Echezaux. Nel Bordolese, rivela la presenza del Cabernet franc nella cuvée. Caratterizza il Bourgueil ed i migliori Chinon. Il Syrah ne propone una bellissima espressione su alcuni tipi di suoli, come nella Cbte-Rótie. Caratterizza i Cabernet-Sauvignon toscani ed il vitigno Zinfandel negli Stati-Uniti;
- 15 Ribes Nero - Conosciamo tutti questo arbusto, Ribes nigrum, dal fogliame marcatamente aromatico e dalle bacche nere come il carbone. In degustazione, l'aroma del ribes nero è un classico, segno di maturità e di una concentrazione naturale dell'uva. Il suo nome è spesso enunciato, a volte suggerito dal colore rosso intenso del vino. Dovrete, appena sarà stato individuato l'aroma di piccoli frutti rossi, associarvi il sapore acido o zuccherino che lo accompagna, per potere differenziare il ribes nero dalla fragola, dal lampone o dal ribes rosso. E' anche fondamentale distinguere l'aroma caldo e fruttato del ribes nero, dalla noto vegetale del suo germoglio che si scopre stappando numerosi vini bianchi nati dal sauvignon. Il ribes nero è una costante nei vini rossi di Borgogna ed in quelli nati dal vitigno pinot nero su suolo calcareo. Il cabernet sauvignon presenta le sfumature fini del ribes nero schiacciato nei grandi crus dei Médoc, specie sui giovani Margaux ma è a Pauillac, dove il Cabernet-Sauvignon occupa un posto importante, che lo si ritrova più di frequente; si combina in modo ammirevole con la violetta;
- 29 Violetta - La violetta, questa piccola pianta erbacea, modesta e timida, cresce spontaneamente in Francia. Si coltiva la varietà Viola odorata, non solo come fiore ornamentale ma anche per la profumeria e la confetteria. Tutti i profumi di violetta hanno come base l'alfa-ionone, la cui presenza è spesso stata individuata nei vini. Risulta abbastanza semplice definire floreale la sensazione olfattiva ricavata da un vino, mentre è decisamente più impegnativo indicare di quale fiore si tratti. Il sentore di violetta, potente e delicato, è uno dei più facili da individuare e riconoscere.
Caratterizza i Romanée Conti e il Musigny. Ma cediamo la parola all'illustre scrittore borgognone, Gaston Roupnel: "Nulla in Borgogna uguaglia lo splendore di questi vini robusti, ricchi e corposi. Solo l'età può, alla lunga, placare questa loro forza quasi barbara; ma quando l'età li ha affinati, questi grandi vini scuri rinsaviscono ed emanano profumi di primavera e di violetta." La violetta si riconosce anche nei più rimarchevoli crus del Bordolese (Pauillac, Margaux, Saint-Julien, Saint-Estèphe, più di rado nel Pomerol) nel bel mezzo di una tavolozza dall'incredibile ricchezza. E' nel comune di Margaux che si impone nel modo più evidente;
- 48 Pane tostato - La fetta biscottata e il pane tostato, dal colore variabile dal biondo al bruno, crocchiano sotto i denti ed emanano un buon profumo; sollecitano, fin dal mattino presto i nostri cinque sensi. L'aroma deve la sua finezza e la sua ampiezza ai diversi cereali, al tipo di panificazione e a come è condotta la tostatura. Molto potente, si sposa a meraviglia con le note di burro nei migliori Chardonnay borgognoni così come in quelli americani ed australiani, allorchè in Champagne, lo fa con il caffè, nelle annate più vecchie. In questi vini, non si è potuto identificare nessun composto caratteristico di questa nota di pane tostato eppure, questa impressione è tipica e condivisa da tutti gli assaggiatori. E' il risultato del matrimonio tra diversi composti odorosi tostati derivati da cuvées di Chardonnay allevati in barriques nuove. E' una nota aromatico classica dei vini bianchi principalmente, ma talvolta profuma stupende cuvées di cabernet sauvignon allevate in botti di quercia nuove;
Avvertenze
I flaconi sono numerati e contengono delle soluzioni, stabili nel tempo, che fissano gli odori e li emanano. Svitare il tappo nero e annusare il flacone senza asportare la capsula trasparente perforata. Può essere sufficiente anche annusare l’interno del tappo nero. Avvitare bene i tappi sui flaconcini senza invertirli. Scegliere sempre un ambiente tranquillo dove è più facile concentrarsi ed evitare odori estranei (tabacco, profumi...). Per conservare a lungo gli aromi, tenerli lontani da sorgenti di luce e di calore
Descrizione prodotto
La versione proposta contiene 6 dei principali aromi presenti nel vino in edizione completa di schede esplicative ed istruzioni in ITALIANO ( se non diversamente richiesto in fase di ordinazione ) racchiusi in un elegante Raccoglitore;
Confezione:
Libro-cofanetto telato, rosso carminio, formato 133 x 90 x 25 mm